Con il Decreto lavoro varato dal Consiglio dei ministri a inizio maggio sono state semplificate le modalità di erogazione del credito d’imposta per il settore dell’autotrasporto merci in conto proprio e in conto terzi e per il settore delle imprese che esercitano servizi di trasporto passeggeri con autobus non soggetti ad obblighi di servizio pubblico.
Il credito d’imposta per l’autotrasporto conto terzi giù del 12%
Come si legge in una nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si tratta di una norma, l’art. 29 del Decreto lavoro, che, a sostegno delle imprese e per il contrasto alla crisi energetica, stabilisce il riconoscimento di un credito d’imposta, nella misura massima del 28 della spesa sostenuta nel primo trimestre dell’anno 2022, per l’acquisto del gasolio per le imprese di autotrasporto in conto proprio, e del 12% della spesa sostenuta nel secondo trimestre dell’anno 2022 per quelle che trasportano passeggeri.
Una clausola “verde” per i veicoli a basso impatto
Per le imprese che effettuano autotrasporto per conto terzi il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 12 delle spese sostenute nel secondo trimestre dell’anno 2022. La misura contiene poi una sorta di clausola green: le aziende possono chiedere il bonus mediante il credito d’imposta per i veicoli di categoria euro 5 o superiore, utilizzati per l’esercizio delle attività.
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