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Lug

Ucraina: le conseguenze del conflitto sul settore logistico

Federlogistica lancia l’allarme: il conflitto esploso in Ucraina a seguito dell’invasione russa rischia di condizionare pesantemente i mesi a venire del settore logistica e trasporti. In particolare sono due gli ambiti a maggiore rischio di criticità: i costi del carburante e le incognite legate al personale

Le ricadute sul settore dei trasporti non mancheranno, secondo Federlogistica, perché le industrie del comparto vengono già da due anni di pandemia, con notevoli conseguenze dal punto di vista economico e gestionale e, mentre la morsa del coronavirus sembrava parzialmente allentarsi, ecco una nuova gravissima crisi all’orizzonte. 

Cosa rischia la logistica in termini economici ed operativi?

Anzitutto il conflitto tra Russia e Ucraina sta contribuendo a generare una fase di problematiche legate ai costi dei carburanti, che stanno notevolmente aumentando. Inoltre, vanno considerati gli incrementi delle tariffe da parte dell’Egitto per l’attraversamento del canale di Suez (+10%). In questo scenario, il comparto dovrà far fronte a costi dei noli marittimi che non scenderanno. 

Anche sul fronte dell’autotrasporto e, in generale, del personale, sembrano emergere profili critici. Federlogistica mette l’accento sulla mancanza di autisti che da tempo attanaglia il settore a causa del costo elevato e del conseguimento delle licenze che richiede molto tempo. In ambito marittimo, inoltre, gran parte del personale degli equipaggi è composto da operatori russi e ucraini.