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Apr

Logistica e trasporti: le sfide che caratterizzeranno il 2022

La pandemia ha contribuito a plasmare nuovi scenari futuri per il settore della logistica e dei trasporti. Cambiamenti che si intrecciano con problematiche che, da tempo, le aziende del settore si trovano a fronteggiare: dai costi del carburante alla carenza di determinate figure professionali. 

Oggi il settore affronta un mercato sempre più frenetico e complesso, avendo di fronte anche le incognite legate alla necessità di realizzare processi di transizione ecologica ed energetica necessari ad affrontare le sfide legate al cambiamento climatico.

Le sfide chiave del 2022 per il settore dei trasporti e della logistica riguarderanno quindi più piani. Ecco gli ambiti principali.

1. LA DIFFICOLTÀ DI RIDURRE I COSTI DI TRASPORTO

I trasporti e le spedizioni sono di gran lunga le due fasi più costose nei processi logistici. Una delle strade per ridurre l’impatto economico sulle aziende è senza dubbio quello di ottimizzare le rotte di spedizione attraverso l’analisi dei dati. Sviluppare un sistema efficiente relativamente agli ordini da consegnare, rispettando i tempi concordati con il cliente e prevedendo le condizioni del traffico, consente di ridurre i costi e di pari passo, aumentare la soddisfazione dei clienti e il valore per l’azienda. 

 2. PREZZI DEI CARBURANTI IN SALITA

L’aumento del prezzo del carburante ha un forte impatto su tutti i consumatori, sui prezzi dei voli e, naturalmente, sul settore della logistica. L’incremento delle tariffe contribuisce anche ai ritardi che si accumulano lungo la catena della fornitura per la scelta del tipo di veicolo da utilizzare.

A supportare le strategie del settore della logistica, anche in questo caso, è la tecnologia che può fare la differenza. Consolidando il numero di spedizioni e utilizzando l’analisi dei dati, per prendere le migliori decisioni  sull’ottimizzazione del percorso, è possibile efficientare il budget della logistica. Se si riducono i chilometri, diminuisce il consumo di carburante, contribuendo in questo modo anche al contrasto alle emissioni inquinanti.

3. CARENZA DI AUTISTI

Tra Brexit e pandemia, la richiesta del mercato di conducenti ha visto un’impennata. A oggi, solo in Italia, la carenza supera le 17mila unità. Una mancanza che non riesce ad essere colmata per vari fattori, dai problemi finanziari, alla mancanza di risorse per aggiornamento e formazione del personale. Attraverso l’ottimizzazione dei percorsi di trasporto, è possibile massimizzare l’efficienza della flotta dei veicoli e degli autisti, rispondendo in questo modo anche all’eventuale carenza di personale.

 4. LA TRASFORMAZIONE DIGITALE

Eventi imprevisti e particolarmente sfidanti, come il Covid-19 e la Brexit, hanno accelerato l’impulso delle politiche a favore della transizione digitale. Ma i processi sono ancora molto lunghi e la burocrazia rischia di complicarne ulteriormente lo sviluppo. La pandemia ha evidenziato con forza che la tecnologia va sfruttata per diventare più adattabili e flessibili e saper rispondere tempestivamente a ogni scenario.