Robotica e industria: un rapporto tutto da sviluppare e costruire, anche nel comparto logistico. Una delle principali preoccupazioni riguardo l’adozione di robot nella gestione delle attività umane è quella legata alla possibilità di una sorta di “sostituzione” da parte delle macchine. L’analisi dei dati a disposizione dei ricercatori a livello globale sembra però scongiurare questa ipotesi.
Ecco in che modo la robotica può generare un impatto sul comparto logistico e di conseguenza sui livelli occupazionali e sulle modalità di gestione del lavoro.
Nel mondo e in Italia, come sta andando l’adozione dei robot nell’industria
Nel 2019, il tasso di disoccupazione in Giappone e Corea del Sud, due paesi fortemente automatizzati, era tra i più bassi del mondo. Nonostante la crisi occupazionale innescata dall’emergenza Covid-19, i robot non sono diventati un elemento sostitutivo del lavoro umano. La robotica però avanza e diventa sempre più centrale nelle dinamiche di sviluppo competitivo a livello globale. Nel 2021, c’è stato un incremento del 31% nell’installazione di robot industriali e un aumento del 37% nella vendita di servizi legati alla robotica. È stato il settore retail il protagonista principale di questa crescita, a causa anche della scarsa disponibilità di manodopera, la diminuzione dei volumi degli acquisti a causa dell’inflazione e l’aumento del costo del lavoro. Nel prossimo quadriennio si prevede che l’automazione nel settore retail raggiungerà il 60-65%, contro il 40% attuale.
Robotica e gestione del lavoro, lo scenario attuale
Non esiste una risposta semplice sulla questione se i robot siano positivi o negativi per l’occupazione umana. In un futuro ad alta automazione, alcuni posti di lavoro potrebbero scomparire, ma nuove professioni potrebbero nascere. Ad esempio, la crescita del settore delle telecomunicazioni, nonostante l’automazione, ha aumentato il numero complessivo di posti di lavoro. Analogamente, è possibile che la robotica migliori l’efficienza in settori come la logistica e l’automotive, creando nuove opportunità lavorative.
La situazione della robotica in Italia
A livello globale, l’Italia è sesta per installazioni robotiche industriali annuali nel 2021, con 8500 unità. Il Pnrr non prevede investimenti corposi nel settore della robotica, a differenza di altri ambiti di sviluppo competitivo. A livello nazionale, quindi, la strategia in questo campo è ancora poco definita. Per promuovere innovazione e competitività, in linea con quanto sta già avvenendo in altre realtà, anche il nostro paese deve puntare a stimolare investimenti e interventi nei settori della robotica e dell’intelligenza artificiale. Sul fronte delle prospettive occupazionali, è possibile che la robotica sia in grado di incentivare l’efficienza e la gestione ottimale in settori come la logistica generando quindi nuove potenzialità occupazionali.
Robotica, un ambito per formare e riqualificare i lavoratori
Le implicazioni tecnologiche dell’applicazione della robotica in ambito industriale richiedono l’adeguamento delle competenze dei lavoratori. Diventa quindi fondamentale per le aziende, a partire da quelle del settore logistico, sviluppare adeguati percorsi formativi destinati a lavoratori che avranno la necessità di confrontarsi con un mercato sempre più esigente. Allineare le competenze e acquisirne di nuove, consentirà alle aziende di mantenere i livelli occupazionali generando al contempo nuovo valore.
PNP è un network di 150 aziende di trasporto e logistica che ogni notte si interscambiano merce nei 9 HUB presenti in Italia. Il network nasce dalla necessità di voler creare una rete di connessione umana e professionale, formata da aziende differenti per dimensioni, competenze, presidio, ognuna con un’identità ben definita. Scopri i nostri servizi e i vantaggi del network!