Il 2022 non è stato un anno facile per la logistica e in generale per tutte le realtà che su base quotidiana movimentano merci su pallet.
Il valore del legno è praticamente triplicato in meno di un anno incidendo sui prezzi a valle. Il costo della materia prima è aumentato dell’80-90% e chi produce e vende i pallet deve fare i conti con queste variazioni.
Mancano anche le materie prime
Oltre ai rincari, il settore sta riscontrando anche la difficoltà di reperimento della materia prima. Nei prossimi mesi non è da escludere la possibilità che le aziende del settore denuncino la carenza di pallet e di conseguenza il verificarsi di una serie di criticità tra le quali la gestione dell’imballaggio e la corretta movimentazione dei carichi. A causa delle continue fluttuazioni dei prezzi e della scarsità della materia prima, molte aziende stanno puntando sull’acquisto di quantità di legno per evitare di rimanere senza.
Aziende in difficoltà
E non è solo il legno a mancare e a incidere sulla salute del settore. Anche i chiodi risultano di difficile reperimento. Oggi questo componente viene richiesto a Paesi che stanno esordendo in questo mercato, come Turchia e Lituania.
I pallet rappresentano un bene fondamentale per l’economia. Uno strumento essenziale per tante imprese di tutte le dimensioni. Sono però in particolare le pmi a soffrire degli aumenti dei prezzi – dal 50 al 100% a seconda del tipo di pallet e la sensazione – . Con l’inflazione che galoppa e il conflitto tra Ucraina e Russia ancora in corso, lo scenario non sembra volgere al meglio.