Le imprese del settore della logistica di trasporto hanno un grave problema da affrontare nel medio e lungo periodo: la carenza di autisti.
La situazione attuale, fotografata dal Report annuale di International Road Transport Union (IRU), rivela che a oggi è più alto il numero di offerte di lavoro per autisti che la reale esistenza sul mercato di professionisti disposti a candidarsi. Le aziende non riescono a colmare questo gap e, ormai da tempo, sono costrette a fare i conti con una situazione che sembra destinata a durare.
In alternativa, per rispondere a questa criticità, molte realtà imprenditoriali del settore sono al lavoro per studiare nuove strategie di attrazione di risorse professionali.
Mancano gli autisti a livello globale
Il documento stilato dall’IRU rivela uno scenario in cui la carenza di autisti non è circoscritta all’Italia o all’Europa, ma si estende a tutti i paesi, evidenziando una crisi di questa professione a livello internazionale. Per realizzare questo studio International Road Transport Union (IRU) ha coinvolto 1.500 operatori dell’autotrasporto commerciale, dislocati in 25 Paesi in tutto il mondo, dall’America, all’Asia, all’Europa.
Europa e Messico in difficoltà
Entro fine 2022, in Europa, rispetto alle richieste del mercato del lavoro, mancherà il 40% degli autisti. A livello internazionale potrebbe avere ripercussioni la preoccupante situazione del Messico, paese che fa da base per molte linee di produzione dell’industria statunitense. Il 32% delle richieste del mercato messicano non troverà soddisfazione.
Altra criticità è l’età media degli autisti. In tutte le aree del mondo, i conducenti di camion che hanno superato i 55 anni sono da due a cinque volte quelli di età inferiore a 55.
Uno scenario allarmante che potrebbe ripercuotersi sul settore dei trasporti e della logistica dei prossimi anni. Una prima risposta da parte delle aziende può sicuramente essere quella di investire su corsi di formazione ad alto valore aggiunto, per rilanciare e riqualificare la professione.