L’applicazione della robotica nel settore della logistica e della distribuzione è una tendenza in crescita e si integra con il sempre maggiore ricorso all’intelligenza artificiale.
La robotica sarà in grado di determinare per le aziende del settore molti vantaggi ma contribuirà anche a conseguenze negative.
Anche se non è ancora diffusa in maniera capillare, la robotica rappresenta un terreno di necessario apprendimento per le imprese della logistica.
Le funzionalità della robotica e le necessità della distribuzione
Utilizzare robot e macchinari dotati di sistemi intelligenti nel settore della distribuzione facilita l’automatizzazione dei processi organizzativi, e di tutto quello che riguarda il trasferimento, lo spostamento e la consegna dei prodotti immagazzinati.
I robot industriali, rispetto ai macchinari tradizionali, hanno il vantaggio competitivo di essere integrati con specifiche funzionalità di intelligenza artificiale. L’obiettivo ultimo è quello di mettere le aziende in condizione di gestire variabili e scenari critici, in tempo reale e in autonomia, grazie al supporto degli algoritmi.
Cosa possono fare le aziende per facilitare la transizione
L’integrazione della robotica nei processi aziendali è una sfida complessa e affascinante. Le imprese della logistica possono favorire la transizione lavorando su diversi fronti. I principali sono la promozione della conoscenza dei diversi aspetti dell’intelligenza artificiale robotica, lo sviluppo di nuovi standard per monitorare l’impatto in termini di costi e l’introduzione di nuove tecnologie.
A oggi, i prezzi dei robot in grado di supportare i sistemi della logistica sono ancora molto elevati, fino a 100.000 euro per unità. Tuttavia è prevedibile una riduzione dei prezzi quando il ricorso alla tecnologia diventerà più diffuso.
In termini di vantaggi, secondo uno studio di Roland Berger che analizza l’impatto della robotica sulla logistica fino al 2025, è possibile ipotizzare una riduzione dei costi logistici tra il 20% e il 40% e un aumento della produttività tra il 25% e il 70%. C’è però anche un aspetto su cui riflettere: l’impatto sui livelli occupazionali. Nell’Eurozona il rischio, secondo le stime, è di perdere fino a 1,5 milioni di posti di lavoro nel settore della logistica.
Per scongiurare questi rischi, quindi, è fondamentale che le risorse professionali impegnate nella logistica vengano messe in condizione di apprendere e formarsi, mentre le aziende dovranno puntare sulla competitività per affrontare con forza l’orizzonte tecnologico del futuro.
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